IoT e sostenibilità ambientale | Hera Comm
Come l'Internet of Things aiuta la sostenibilità ambientale
Mirare ad uno sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale è indubbiamente una delle più grandi e complesse sfide del nostro presente con ricadute sul nostro futuro. Sì, perché realizzare una società sostenibile vuol dire sostenere la crescita economica, in armonia con la conservazione e il potenziando delle risorse naturali, alla base del benessere dell’ecosistema. L’emergenza climatica in corso è sempre più devastante. L’impatto dell’azione umana sull’ambiente a partire dai secoli scorsi, con l’applicazione indiscriminata delle innovazioni tecniche, scientifiche e industriali sono fra le cause principali. Dai primi sistemi industriali fino allo sfruttamento delle risorse naturali per la produzione di chip e dispositivi elettronici (per es. attività estrattive). Oggi le tecnologie più all’avanguardia non possono prescindere da un una evoluzione conciliabile con la salvaguardia ambientale. Uno dei sistemi tecnologici concepiti per migliorare la qualità della vita, dell’ambiente e dei luoghi che abitiamo è l’Internet-of-Things (IoT) che si intreccia con l’AI (Intelligenza Artificiale).
L’Internet-of-Things nella società
L’Internet-of-Things, in italiano Internet delle Cose, comprende tutti quei dispositivi che per mezzo di un chip e un indirizzo IP collegati ad un software, si connettono a internet e permettono uno scambio di dati attraverso la rete. Il tutto senza necessità dell’intervento umano. Oggi è applicata ai settori più variegati: dalla salute (dispositivi di smart health per la diagnosi e la prevenzione), alla mobilità (smart city e smart mobility), dall’ambiente domestico (domotica, smart building), a quella che viene denominata industria 4.0, senza contare l’agricoltura (smart agrifood), la zootecnia (wearable per animali), i servizi finanziari (pagamenti digitali per mezzo di oggetti), il tempo libero (smart band, smartwatch) e molto altro ancora.
Ma che cosa ha a che fare la tecnologia IoT con la sostenibilità ambientale?
L’Internet-of-Things tra sostenibilità e tecnologia
L’Internet delle Cose è una tecnologia che ha inaugurato un nuovo modo per gestire le nostre vite e le nostre città, fornendo anche dei prototipi per ottimizzare i processi produttivi delle aziende, dei servizi, e delle varie infrastrutture, limitando i consumi delle risorse e l’inquinamento. Probabilmente non tutti se ne rendono conto, ma la tecnologia IoT è già diffusa intorno a noi, nelle città più dinamiche e in alcune aree naturali. Sono davvero tanti i campi di applicazione potenziali e già esistenti dell’Internet-of-Things. Pensiamo ad una gestione proficua dell’illuminazione pubblica che, per mezzo di un apparato di sensori, potrebbe essere regolamentata in base alle esigenze concrete, evitando gli sprechi e limitando la quantità di energia elettrica impiegata. Oppure ai dispositivi che rilevano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico per procedere con la pianificazione di interventi efficaci. Senza contare le apparecchiature smart indoor e outdoor, dalle smart road che interagiscono in sinergia con le auto che le attraversano, ai semafori, alla segnaletica, agli autovelox volti a migliorare il flusso del traffico e diminuire l’inquinamento. Inoltre, l’IoT è potenzialmente uno strumento per l’evoluzione della mobilità urbana, dagli autobus green, alla riqualificazione energetica dei trasporti.
Sono numerosi gli altri campi dove l’IoT viene utilizzata nel segno della sostenibilità ambientale. Ad esempio, l’uso in agricoltura, dove per merito di un sistema di sensori si può monitorare l’irrigazione in una modalità più funzionale e intelligente, secondo gli effettivi bisogni delle coltivazioni e grazie ad un’analisi dei livelli di umidità, della temperatura. Il monitoraggio interessa anche le condizioni climatiche del momento, consentendo così di prevenire sprechi di acqua. Inoltre, con l’Internet delle Cose è possibile monitorare il benessere delle aree boschive per una gestione più sostenibile delle foreste volta alla salvaguardia della biodiversità. Una mappatura con l’IoT potrebbe rivelarsi per es. determinante per intervenire sulla cura delle piante e degli alberi al fine di prevenire e curare malattie come la Xylella che ha colpito gli storici ulivi in Puglia, recando enormi danni ambientali ed economici. Oppure pensiamo alla lotta al bracconaggio nel mondo, soprattutto in Africa, dove grazie alla diffusione di strumenti di IoT e di Intelligenza Artificiale, è stato arginato enormemente il fenomeno. Ma a cosa serve la quantità di dati rilevati attraverso l’Internet-of-Things? Essi possono successivamente essere analizzati tramite algoritmi di Machine Learning e altri strumenti di Analisi Predittiva e Data Mining per elaborare delle soluzioni di intervento efficienti e mirate.
Articolo pubblicato il: 03/12/2020